Gli effetti dell’interruzione nella Supply-Chain

Ogni settore negli ultimi anni ha sperimentato problemi persistenti che hanno avuto hanno un forte impatto sulla produzione. Queste interruzioni della supply chain sono diventate la norma, con il 92% delle aziende Fortune 1000 che le hanno sperimentate e il 75% che ha subito impatti negativi sul business. Le organizzazioni per ridurre al minimo questi effetti devono capire quali settori potrebbero essere colpite. Noi abbiamo individuato cinque aree di produzione che hanno un impatto significativo sull’interruzione.

Le materie prime
La disponibilità di materie prime rappresenta uno degli aspetti produttivi significativi che più risentono dell’interruzione nella catena di approvvigionamento. La chiusura causata dal COVID ha limitato l’acquisizione e la produzione di metalli e materie plastiche. Le chiusure hanno provocato la riduzione della produzione di poliuretano e polipropilene del 10%-15% nel 2020 negli Stati Uniti. I picchi di domanda dovuti alla limitata offerta hanno esasperato questa tensione mentre i produttori necessitano di più materiali rispetto alla media per ridurre gli ordini arretrati, ma le catene di approvvigionamento sono ancora lente, mentre si riprendono dalle interruzioni iniziali.

Costo dei materiali
Una conseguenza diretta correlata all’interruzioni della catena di approvvigionamento è l’aumento dei costi dei materiali. La lenta ripresa delle forniture e l’aumento vertiginoso della domanda da parte di altri produttori favoriscono prezzi più elevati.
L’elevata domanda persisterà fino a quando i produttori non saranno in grado di affrontare completamente i loro arretrati, contribuendo a prezzi più elevati senza un aumento dell’offerta. Questa domanda potrebbe anche portare all’effetto bullwhip in quanto le strutture si adeguano eccessivamente se sorgono nuovi rischi o cambiamenti.
Costi più elevati si traducono in maggiori spese per i consumatori dall’altra parte della catena di approvvigionamento. Ad esempio, i prezzi delle barche sono aumentati di quasi il 10% nell’ultimo anno poiché i produttori devono pagare di più per le materie prime.

Tariffe di trasporto
Le interruzioni della supply chain hanno fatto salire le tariffe di trasporto in tutto il mondo. Queste maggiori spese possono mettere ulteriormente a dura prova la mobilità economica dei produttori e contribuire all’aumento dei costi per gli utenti finali. Ciò potrebbe influire sulla domanda, portando a ulteriori interruzioni. L’indice globale dei prezzi del trasporto di container è salito da $ 1.733 a $ 4.359 tra gennaio e dicembre 2020. Le restrizioni più severe gli arretrati e i continui ritardi hanno spinto ulteriormente l’indice nel 2021 che ha raggiunto il record di $ 10.361 a settembre.
Le tariffe di trasporto poi sono diminuite, ma persistono ancora al di sopra della soglia dei $ 7.000. e le tensioni internazionali creano più ostacoli nel trasporto marittimo globale.

Lavoro
Sempre collegato alle interruzioni del COVID, la carenza di manodopera si è rivelata particolarmente impegnativa, con il settore manifatturiero che ha provocato l’aumento dell’abbandono del lavoro in molti settori.
Le continue interruzioni nella supply chain nel settore manifatturiero hanno portato all’aumento della domanda. L’aumento della domanda ha peggiorato le condizioni di lavoro rendendole più stressanti poiché le aziende si sono affrettate a soddisfare la domanda. I posti di lavoro in questo settore sono già tra i più esigenti al mondo; quindi, questi fattori di stress extra spingono molti lavoratori a smettere. Queste tensioni di lavoro creano ancora più stress per la forza lavoro, esacerbando la crisi del lavoro.

Previsioni
Le interruzioni della catena di approvvigionamento hanno confuso le previsioni di produzione e domanda. Persistono carenze di materie prime e complicazioni nei trasporti internazionali, che influenzano la domanda dei consumatori. Spesso le catene di approvvigionamento lente e poche scorte possono portare a un aumento della domanda, come è accaduto con la carenza di carta igienica all’inizio della pandemia. Tuttavia, i consumatori possono smettere di acquistare un tipo di prodotto a causa di costi più elevati. Le risposte disomogenee dei consumatori alle interruzioni della supply chain rendono impossibile prevedere con precisione i cambiamenti della domanda.

Quando e come si risolverà l’interruzione della supply chain?
Tutti le aree interessate, i produttori, i professionisti della logistica e le altre parti della catena di approvvigionamento dovrebbero affrontare insieme i problemi simili. Uno dei passaggi importante è la visibilità. Sarebbe più facile affrontare le interruzioni se tutti i partner della supply chain condividessero i dati in tempo reale.
Altro elemento importate è la flessibilità della catena di approvvigionamento in modo da rispondere a queste informazioni velocemente. Ciò potrebbe significare allontanarsi dai principi lean a favore dell’approvvigionamento distribuito, del reshoring e della creazione di buffer di produzione.
I dati suggeriscono che i produttori possono anticipare i problemi della catena di approvvigionamento per sei mesi, anche se potrebbe essere più sicuro aspettarsi ulteriori ritardi: almeno un anno di ritardi e carenze.

Le aziende devono anticipare e adattarsi alle interruzioni
Le interruzioni diffuse evidenziano quanto possano essere impattanti i cambiamenti della supply chain attraverso i vari processi. Le aziende devono riorganizzare le loro operazioni per essere flessibili e trasparenti, considerando la portata di questo impatto. Ciò consentirebbe loro di adattarsi alle sfide in arrivo in modo più efficace.

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