Sedici persone dell’equipaggio su diciassette sono state soccorse: il corpo dell’unica vittima è stato ritrovato nel corso delle operazioni di ricerca.
L’incidente è avvenuto un giorno dopo che il tifone Gaemi ha colpito le Filippine e Taiwan, causando devastazioni di massa in entrambi i paesi. Il contrammiraglio della guardia costiera filippina, ha spiegato che si tratta di una “corsa contro il tempo” per contenere la fuoriuscita di petrolio che ora copre due miglia nautiche e si sta spostando da est a nord-est a causa delle forti correnti.
La perdita di petrolio ha interessato i villaggi di pescatori vicini e ha ricoperto le spiagge locali di fanghi neri. I residenti dei villaggi, così come coloro che sono coinvolti nel processo di bonifica, si sono ammalati a causa dei rifiuti della fuoriuscita di petrolio.
Al largo della costa di Singapore venerdì scorso si è verificato un altro incidente, nel quale due petroliere si sono scontrate e hanno preso fuoco. La Hafnia Nile, battente bandiera di Singapore, e la Ceres I, battente bandiera di Principe, di proprietà cinese, si sono schiantate 34 miglia dalla costa di Singapore. Dopo l’incidente, la Ceres I è apparentemente fuggita dalla scena, disattivando il suo sistema di localizzazione.
La petroliera è stata successivamente localizzata nelle acque malesi, mentre circolavano voci secondo cui trasportasse petrolio iraniano. I dati di Kpler e del London Stock Exchange Group indicavano che la Ceres I aveva effettuato trasferimenti di petrolio da nave a nave in Malesia per tutto aprile. Da allora l’Iran ha negato che ci fosse petrolio iraniano su una delle petroliere danneggiate.
#oilspill #environmentaldisaster #pollution #oceans #marinelife #TerraNova #ManilaBay #Philippines #oceancleanup #breakingnews #worldnews