Venerdì il pianeta è stato svegliato dalla notizia di un crollo informatico globale che ha provocato il fermo di migliaia di voli sono stati bloccati, aeroporti nel caos, i clienti non sono stati in grado di accedere ai loro conti tramite le app bancarie, di pagare prodotti e servizi con le carte di credito, i pazienti non hanno potuto incontrare i medici o essere operati.
L’azienda di sicurezza informatica Crowdstrike ha ammesso che la causa dell’interruzione è dipesa da un “difetto” in un aggiornamento del software di Windows e il suo CEO George Kurtz ha comunicato che gli ingegneri hanno lavorato per risolvere il problema, trovando il più rapidamente possibile una soluzione.
Crowdstrike è stata lanciata nel 2012 quale azienda di sicurezza informatica con “la piattaforma cloud-nativa più avanzata al mondo” per rilevare e bloccare le minacce di hacking. L’azienda fornisce servizi a circa 300 aziende della lista Fortune500, oltre che alle principali aziende tecnologiche e automobilistiche e ai fornitori di servizi sanitari.
Il CEO dell’azienda George Kurtz ha dichiarato che l’interruzione è stata causata da una patch difettosa per Windows (la patch è una piccola parte di software che viene utilizzata per aggiornare o migliorare un programma e correggere un problema di vulnerabilità di sicurezza).
I pc Mac e Linux non sono stati interessati. Non si è trattato di un incidente di sicurezza o di un attacco informatico. Il problema ha riguardato un aggiornamento per Windows del software Falcon Sensor, che ha provocato la comparsa del Blue Screens of Death (BSOD), un messaggio di errore tipico sui sistemi Windows quando l’attività del computer viene interrotta.
Su X, Kurtz si è chiesto perché la patch non sia stata testata prima di essere distribuita in tutto il mondo. L’utente David Hajek (@hajekd) ha risposto alla dichiarazione di Kurtz dicendo: “Abbiamo sbagliato e ci dispiace”. Molti utenti sono intervenuti per sollecitare le scuse agli utenti che hanno subito danni dal Down informatico.
Dopo l’incidente l’azienda ha subito una forte perdita sul prezzo delle azioni ed sui ricavi: le prime contrattazioni di venerdì hanno cancellato il 20% – stimato in circa 16 miliardi di dollari (14,7 miliardi di euro) – dalla sua valutazione.
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