Nel secondo trimestre 2020, a causa della forte riduzione delle esportazioni di aprile si stima una netta contrazione dell’export italiano: -28,2% Sud e Isole, -26,6% Nord-ovest, -23,2% Nord-est e -23,1% per il Centro.
La diminuzione su base annua dell’export risulta marcata nel periodo gennaio-giugno 2020 per le Isole -20,4%, il Nord-ovest -16,1%, il Nord-est -14,3%, il Centro -15,3% ed il Sud -13,4%. La flessione tendenziale dell’export interessa quasi tutte le regioni italiane ed è più ampia per Basilicata (-36,8%), Sardegna (-35,3%) e Valle d’Aosta (-31,0%). I risultati negativi di Piemonte (-21,2%), Lombardia (-15,3%), Veneto (-14,6%) ed Emilia-Romagna (-14,2%) spiegano la flessione su base annua dell’export nazionale. Solo il Molise (+30,2%) e la Liguria (+3,7%) registrano una dinamica positiva dell’export rispetto allo stesso periodo del 2019.
Sempre per lo stesso periodo di misurazione, la riduzione delle vendite di macchinari e apparecchi da Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte e di metalli di base e prodotti in metallo dalla Lombardia contribuisce alla diminuzione tendenziale dell’export nazionale per 3,5 punti percentuali. Mentre, si riscontra un aumento del 1,5% delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo dalla Toscana e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Lombardia, Veneto, Toscana, Marche ed Emilia-Romagna, che contrasta la flessione dell’export.
Nei primi sei mesi del 2020, la diminuzione su base annua delle esportazioni nazionali verso i mercati di riferimento derivano dal calo delle vendite di Piemonte (-18,8%) e Lombardia (-16,5%) verso la Germania; di Lazio (-39,9%) e Piemonte (-22,7%) verso gli Stati Uniti; di Piemonte (-22,1%), Lombardia (-17,8%), Veneto (-17,2%) ed Emilia-Romagna (-15,9%) verso la Francia.
Andando ad analizzare l’export delle province, osserviamo la performance negativa della maggior parte delle province italiane: tra le peggiori troviamo Milano, Torino, Firenze, Brescia, Vicenza e Bergamo. Le migliori prestazioni si registrano per Arezzo, Rovigo e Genova.
Di seguito alcuni indicatori dell’economia nazionale che fotografano la situazione attuale.